Una nota del nostro fondatore, Alexandre Gaydamak (apparsa originariamente su LinkedIn, 10/04/2019):
Per secoli, l’industria della vagliatura meccanica ha seguito una sola logica fondamentale:
Agitare corpo macchina e rete di vagliatura come se fossero una singola entità.
L’obiettivo è sempre stato quello di massimizzare il quantitativo di energia trattenuto sulla rete dal moto del vaglio; e in questo contesto, agitare il prodotto massimizzando l’opportunità di far passare le particelle più piccole attraverso la rete.
Sia con il processo manuale dell’antichità, che con i moderni potenti moto-vibratori elettrici, la logica è rimasta la stessa: trovare la miglior combinazione tra la taglia della macchina, la trasmissione di energia e le risorse a disposizione per costruire vagli vibranti per la lavorazione industriale.
Tuttavia, una delle sfide più grandi rimane il prevenire l’intasamento della rete.
Nel ricercare metodi per trasmettere maggiore energia alla rete, i produttori hanno continuato a progettare e costruire macchine che possono operare con più energia, a quanto pare, fino ad un massimo di 10 G; andando oltre, si ottiene il cedimento strutturale del macchinario.
Ma ci sarà mai una technological disruption – un momento di drastico cambio tecnologico che incrementi questa trasmissione di energia senza mettere a rischio l’integrità strutturale del vaglio?
Secoli di sviluppo sono arrivati a produrre un risultato di 10 G e dopo tutto questo progresso, gli utilizzatori si trovano ancora ad affrontare sfide ormai datate: un’alta trasmissione di energia produce un alto consumo delle parti di usura e un alto consumo dell’energia stessa. Infatti, per bilanciare la maggiore trasmissione di energia, i vagli hanno assunto più peso strutturale, amplificando il consumo di energia.
Ma può esistere una disruptive technology, un cambio drastico di tecnologia nell’efficienza di trasmissione dell’energia al mezzo filtrante?
Esiste una tecnologia che possa trasmettere 100 G direttamente al punto dove sono richiesti?
E questa tecnologia sarebbe capace di resistere fisicamente alle conseguenze di tali incredibili forze e di richiedere un ingombro relativamente limitato e un consumo di energia sostanzialmente contenuto?
Questo sarebbe davvero una rivoluzione e una disruption tecnologica epocale.
“L’oscillazione compierà miracoli” Nikola Tesla
La disruptive innovation solitamente è prodotta dagli outsider e dagli imprenditori di start-up, piuttosto che da aziende leader di mercato. L’ambiente economico dei leader di mercato non permette loro di perseguire innovazioni epocali quando queste emergono per la prima volta, perché non sono sufficientemente profittevoli in quella fase e perché il loro sviluppo può distogliere le risorse limitate al supporto delle naturali evoluzioni produttive.
Un processo di cambiamento drastico può richiedere più tempo per lo sviluppo rispetto a un approccio convenzionale e i rischi associati ad esso sono molto maggiori rispetto a innovazioni semplicemente evolutive.
Tuttavia, una volta entrato nel mercato, questo cambiamento ottiene una penetrazione molto più veloce e un più alto grado di impatto.
Quando emerge una tecnologia che ha il potenziale di rivoluzionare un’industria, le aziende già formate tipicamente la vedono come non attraente: non è qualcosa che il cliente di massa richiede, e la proiezione del suo profitto non è sufficiente per coprire le strutture di costo delle grandi aziende.
Come risultato, la nuova tecnologia tende ad essere ignorata in favore di ciò che è più popolare al momento presso i clienti più quotati.
Ma poi una nuova azienda entra a portare innovazione nel mercato.
Una volta che la tecnologia disruptive si stabilizza, alcune evoluzioni e aggiornamenti aumentano rapidamente la performance del prodotto con attributi che i clienti di massa apprezzano.
Questo è quello che Virto Group ha raggiunto, dopo 15 anni di ricerche e sviluppo e oltre 450 vagli venduti nel mondo in settori che variano dalla bonifica mineraria agli inerti e alle polveri metalliche fini.
Virto Group ha dimostrato che la tecnologia di vagliatura X-Line è una disruptive innovation – un’innovazione epocale, l’unica nell’ambito della vagliatura meccanica nell’arco degli ultimi 150 anni.
Un diverso set di parametri di riferimento:
- Fino a 500G di accelerazione sulla superficie del vaglio,
- La più alta efficienza e portata per metro quadro di superficie di vagliatura nel mercato,
- Raggiungere il mercato dei prodotti difficili da vagliare (da 20 mm con contenuto di umidità 25% e sotto a 1 mm con contenuto di umidità fino al 7%).
Entrerete a far parte anche voi del processo di evoluzione della vibro-vagliatura meccanica?
Toccate con mano e contattate Virto Group.
Siamo disponibili a preparare studi di fattibilità e ad eseguire test con i vostri prodotti nel nostro laboratorio per tutte le applicazioni di vagliatura, assicurando che il progetto sia fattibile tecnicamente ed abbia un proprio ritorno economico.